venerdì 23 giugno 2017
Gian Paolo Dulbecco
Gian Paolo Dulbecco
Collezione Completa “Art & Tabac” sotto la direzione artistica del critico francese Pierre Restany Esemplare 89/125
Fin dalla più giovane età è attratto dal disegno ed è per lui quindi naturale dedicarsi alla pittura, incoraggiato in questo da Usellini che vede i suoi primi lavori. Esperimenta anche le tecniche dell'incisione, in particolare la puntasecca. Quando nel 1958 la sua famiglia si trasferisce a Milano, vi completa gli studi liceali e si laurea al Politecnico nel 1966. Vari viaggi gli sono occasione per visitare i luoghi d'arte e i musei più importanti di Europa e Stati Uniti. Proprio in un viaggio in Belgio conosce ad una sua mostra Paul Delvaux. Le sue prime esposizioni risalgono solo ai primi anni settanta, dopo essersi trasferito a Roma (1969-70) ed avere poi fatto ritorno a Milano. Dopo una primissimo periodo improntato a modi espressionistici, la sua arte matura, evolvendo attraverso l'interesse per larga parte dell'arte manieristica ed il richiamo della pittura metafisica, a modi e composizioni che si rifanno ad una ricerca di realismo magico e di pittura colta. In effetti i suoi motivi d’ispirazione sorgono spesso da immediate visioni contingenti del reale, ma attraverso il filtro dell’arte di Piero della Francesca e, tra i moderni, di Donghi e Martini. Espone a Milano, Brescia, Firenze, Roma, Bergamo. Nel 1984 vince un premio acquisto per la collezione milanese di Cartier; nello stesso anno conosce Attilio Rossi che lo presenta alla Permanente di Milano. Nel 1992 vince un premio nel concorso nazionale della rivista “Arte”. Il 1993 vede la sua partecipazione, con una serie di dipinti dedicati al tema dei “Tarocchi”, alla collettiva “Art & Tabac” sotto la direzione artistica del critico francese Pierre Restany: la mostra ha carattere itinerante in vari paesi europei. Negli anni successivi espone a Londra; nel 1999 a Tokyo e Yokohama. Il 2002 è l’anno di una sua significativa antologica nella Pinacoteca del Duomo di Ravello, promossa con il patrocinio della Soprintendenza ai Beni Culturali di Salerno. Seguono altre mostre a Strasburgo , Messina, Brindisi. Nel 2005 è ancora a Ravello per una mostra con Emanuele Luzzati. Artista appartato, lento nell’elaborazione e nell’esecuzione, ha sviluppato una sua propria ricerca privilegiando soprattutto dimensioni medie e piccole del dipinto.