Il Museo

Il Museo è collocato in un suggestivo palazzo storico del 1600, completamente restaurato, posto tra Bologna e Pistoia, immerso nel verde. Questa struttura, oltre ad una ricca collezione permanente, offre una serie di eventi culturali e mostre che saranno organizzate all’interno del Museo, ma anche in altre sedi.
Ogni visita sarà una vera sorpresa, anche perché è personalizzata. Infatti Morena ed Ernesto Vi accompagneranno all’interno di questa foresta di simboli, tutta da scoprire… e per questo motivo ricordate che occorre la prenotazione.
VI ASPETTIAMO!

The Museum is set in an enchanting historical building of 1600, completely restored, situated between Bologna and Pistoia, among the woods.
This building, apart from being a rich permanent collection, offers a series of cultural events and exhibitions which will be organized not only inside the Museum, but also in the other centres.
Each visit will be a real surprise, also because it is personalized. In fact, Morena and Ernesto will accompany you inside this forest of symbols, all to discover….and for this reason please remember that reservation is needed.
Looking forward to seeing you!!!!!

sabato 13 giugno 2015

Andrea Picini

Andrea Picini è uno dei più schivi e appartati, ma anche poliedrici e geniali Maestri del secondo Novecento, prematuramente scomparso alla fine del 2003. In tempi di mercificazione generalizzata della creatività artistica, Picini è sempre andato in una direzione assolutamente e radicalmente opposta, fino all'attaccamento quasi ossessivo alla propria produzione, fino al paradosso di vendere assai raramente e solo in caso di autentica necessità le proprie opere ed esclusivamente ad un ristrettissimo nucleo di collezionisti che erano innanzi tutto i suoi amici più cari. L’artista ha ripercorso gli ultimi cinquanta anni dell'arte europea assorbendo e metabolizzando le spinte più varie e divergenti senza rimanere legato a nessuna corrente o etichetta specifica, anzi segnalandosi per una cifra stilistica sempre personale anche se sempre informata delle novità del momento. Ecco allora che di volta in volta nella sua arte si possono trovare echi di de' Chirico come di Brancusi, di Schifano come di Bacon, di Warhol come di Moore, senza che mai un nome o un riferimento possa ritenersi più vincolante o decisivo degli altri, perché poi entravano in gioco anche altri fattori, come l'amore per la cultura e la spiritualità indiana, l'interesse per l'esoterismo e l'alchimia, il contrasto sempre presente in lui, tra spirito e materia, tra sacro e profano, che è poi, dai tempi di Michelangelo, il tema fondamentale di tutta l'arte occidentale.

Andrea Picini is one of the shyest and the most isolated artists, but also an all-rounder and a genius of the Art Masters of the twentieth centuries, prematurely disappeared at the end of 2003. In the period of the geralized merchandizing of artistic creativity, Picini always went to an opposite direction so radically and absolutely that his attachment to his production became almost an obsession, that he hardly sold out his products unless, in an exclusive and necessary case, to the most limited group of collectionists who, above all, were his dearest friends. The artist has spent his last 50 years with European Arts absorbing and metabolizing the motives more various and diversed without binding himself with any group or any specific etiquette, in fact he has always considered himself for a personal stylistc figure although always updated with the novelty of the world. Sometimes we can find in his arts in the reflection of de' Chirico, Brancusi, Schifano, Bacon, Warhol, and Moore, without any name of reference which can be thought to be decisively connected with the others, because his works also involve with many factors, for instance, love for Indian culture and spirituality, the interest for the exoterism and alchemy. Contrast has always been present in him, between spirit and material, sacred and profane, which have been the fundamental themes in the Western Arts since the times of Michelangelo.