Il Museo

Il Museo è collocato in un suggestivo palazzo storico del 1600, completamente restaurato, posto tra Bologna e Pistoia, immerso nel verde. Questa struttura, oltre ad una ricca collezione permanente, offre una serie di eventi culturali e mostre che saranno organizzate all’interno del Museo, ma anche in altre sedi.
Ogni visita sarà una vera sorpresa, anche perché è personalizzata. Infatti Morena ed Ernesto Vi accompagneranno all’interno di questa foresta di simboli, tutta da scoprire… e per questo motivo ricordate che occorre la prenotazione.
VI ASPETTIAMO!

The Museum is set in an enchanting historical building of 1600, completely restored, situated between Bologna and Pistoia, among the woods.
This building, apart from being a rich permanent collection, offers a series of cultural events and exhibitions which will be organized not only inside the Museum, but also in the other centres.
Each visit will be a real surprise, also because it is personalized. In fact, Morena and Ernesto will accompany you inside this forest of symbols, all to discover….and for this reason please remember that reservation is needed.
Looking forward to seeing you!!!!!

lunedì 15 giugno 2015

Gian Maria Potenza


Martedì 7 giugno 2005 si è inaugurata la mostra antologica dedicata ai cinquant’anni di attività di Gian Maria Potenza che sarà aperta al pubblico fino al 7 novembre 2005.
L’esposizione rientra negli eventi concepiti nell’ambito della 51° Biennale di Venezia ed è stata allestita in un luogo inedito per tali tipi di manifestazioni poiché adibito ad altre funzioni come quella di accogliere da diversi anni la caserma del Presidio militare dell’Esercito Italiano. Le monumentali sculture sono state allestite all’interno del cortile; due imponenti opere in bronzo sono state invece collocate sulla fondamenta prospiciente l’ingresso dell’edificio.
Nella maggior parte dei casi le opere di Gian Maria Potenza sono realizzate con diversi materiali, soprattutto in legno, vetro soffiato (elaborato dalla mano sapiente di Archimede Seguso), e mosaico che contribuiscono a creare un effetto di sfondamento della superficie. Ne deriva la creazione di strutture che si impongono sempre più nell’ambiente, forzando la tridimensionalità fino a raggiungere la scultura a tutto tondo. Nell’utilizzo costante di tali materiali ai quali possiamo affiancare l’intensa produzione in bronzo, nell’incisione meticolosa della materia e nel ricorso a forme geometriche di matrice arcaica, la sua opera viene decifrata dalla critica come un’interpretazione moderna della tradizione gotico-bizantina veneziana, di ascendenza orientale.
Articolo di Saverio Simi De Burgis